Produttori di Manduria

L’avventura della Cantina, ha inizio nel 1928 quando, un ristretto gruppo di “illuminati” vignaioli rilevando un vecchio stabilimento, creò la “Federazione Vini”, un’associazione di produttori che quattro anni più tardi, il 9 Luglio del 1932 ufficializzerà la sua forma giuridica di cooperativa con l’istituzione del “Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi superiori da taglio per la zona di Manduria”.

Le sorti dell’azienda si intrecciano in maniera indissolubile a quelle del prodotto principe del territorio il “Primitivo di Manduria”, vino dapprima relegato al basso rango di vino migliorativo, destinato cioè ad irrobustire le blasonate etichette francesi e del nord Italia, poi bistrattato e umiliato durante gli anni bui del metanolo ed infine risorto quando intorno alla metà degli anni ’90 si è deciso di operare un’inversione di rotta puntando sulla qualità e sul valore aggiunto della bottiglia.

La Cantina Produttori di Manduria dispone di una superficie vitata di oltre 900 ettari, di cui oltre la metà vocata alla produzione di Primitivo. Il sistema di allevamento maggiormente ricorrente soprattutto nei vigneti più longevi è quello tradizionale dell’alberello o cespuglio basso, mentre negli impianti più giovani si è soliti ricorrere alla spalliera. La densità media per ettaro oscilla tra 4000 e 5000 ceppi con una resa che nel caso del Primitivo di Manduria Doc non può essere superiore ai 90 quintali per ettaro.

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